mercoledì 10 febbraio 2016

L'infertilità secondaria





In gergo la chiamano infertilità secondaria. Si definisce così una difficoltà a concepire per la seconda volta, dopo che la prima gravidanza è andata a buon fine.
Secondo i CDC americani circa tre milioni e mezzo di donne soffrono di infertilità secondaria.

Quali sono le cause di questo problema? E come si può intervenire?

Ecco una dozzina di cose che è importante sapere sull'infertilità secondaria, senza dimenticare che alla fine ciò che conta è ignorare consigli e pareri non richiesti e condividere l'esperienza con il proprio compagno.

Esempio di infertilità secondaria

Nel 40% dei casi di infertilità si tratta di un problema legato allo sperma, nel 30% l'infertilità è legata a disfunzioni delle ovaie, nel 20% è causata da problemi femminili come endometriosi o tube bloccate e c'è un restante 10% di casi nei quali l'infertilità è inspiegata.

Gli specialisti consigliano generalmente di andare dal medico dopo un anno di tentativi infruttuosi, ma oggi sono concordi nel ritenere che sia meglio rivolgersi allo specialista dopo sei mesi di tentativi, soprattutto se si hanno più di 35 anni.
Probabilmente verrai sottoposta a:
  • una visita generale
  • un esame del sangue per verificare i livelli ormonali
  • un'analisi dello sperma
  • un esame a ultrasuoni per verificare lo stato di salute dell'apparato riproduttivo maschile e femminile
  • un'isterosalpingografia per controllare se le Tube sono bloccate
  • una laparoscopia per diagnosticare un'eventuale endometriosi o fibromi uterini
Qualcosa può essere accaduto dopo la prima gravidanza: una malattia sessualmente trasmessa non diagnosticata può compromettere la fertilità, un trauma o una malattia possono danneggiare le Tube di Fallopio. Molto più spesso di quanto non si creda la responsabilità dell'infertilità secondaria sta nell'età.
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